In arrivo l’arbitro assicurativo

Il 2020 potrebbe essere l'anno decisivo per l'introduzione dell'arbitro assicurativo. Vediamo le caratteristiche di questa nuova figura professionale.

Nel 2020 il settore assicurativo vedrà, con ogni probabilità, l’ingresso di una importante novità: l’arbitro assicurativo.

Si tratterà di una figura totalmente indipendente che avrà il compito di risolvere le innumerevoli diatribe che nascono tra le Assicurazioni e i loro assicurati, evitando (ci si augura) che tali dispute si protraggano sino dinnanzi a un Giudice di Pace o ad un Tribunale.

 Perché l’arbitro assicurativo ?

Tra le motivazioni fondamentali che stanno portando all’istituzione di questa nuova figura presso l’IVASS vi è l’obbiettivo di far diminuire le risorse impiegate in ambito giudiziario dalle Imprese di Assicurazioni. L’auspicio è che da questo potrà poi derivare un abbassamento generale delle tariffe dei premi assicurativi.

I vantaggi di ricorrere a questa soluzione alternativa si tradurranno quindi sia in termini economici che temporali: le parti potranno infatti discutere senza alcuna rappresentanza legale e presentare qualsiasi documento utile alla risoluzione del contenzioso.

Da un punto di vista funzionale questa nuova figura si ispira all’arbitro bancario e finanziario, operante nel settore bancario già dal 2005. Il suo fondamento normativo risiede invece nella direttiva sulla distribuzione assicurativa (Idd) 2016/97/Ue. Essa infatti prevede, tra le altre cose, l’istituzione da parte degli Stati membri di procedure di risoluzione stragiudiziale delle controversie assicurative.

Di cosa si occuperà l’arbitro assicurativo

Al momento l’Ivass e il Mise stanno ancora lavorando per definire quello che sarà l’ambito di operatività dell’arbitro assicurativo.

Di particolare importanza sarà l’individuazione delle tipologie di controversie che andrà a regolare e la rilevanza giuridica del suo operato.

Probabilmente il suo intervento sarà legato alla presentazione di un reclamo e a determinate soglie economiche da non superare. Tutte queste sono però, al momento, soltanto ipotesi.

In attesa di ricevere novità sull’argomento possiamo comunque essere fiduciosi che presto avremo un utile strumento per risolvere le discordie in ambito assicurativo.

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