Il Superbonus è un’agevolazione fiscale introdotta con il decreto Rilancio (DL 34/2020), con l’obiettivo di favorire gli interventi di efficienza energetica e di adeguamento antisismico delle abitazioni. Nel 2023 la normativa è stata oggetto di diversi cambiamenti, perciò è importante conoscere le ultime notizie sul Superbonus per sapere quali sono le opportunità disponibili quest’anno.
Dalla riduzione dell’aliquota di detrazione fiscale allo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura, oggi il Superbonus è stato profondamente modificato rispetto agli anni passati. In questa guida proponiamo un aggiornamento completo per conoscere le novità a riguardo, con tutto quello che bisogna sapere sul Superbonus 2023.
Nuovo Superbonus 2023: le principali novità
La principale novità del 2023 è la riduzione della detrazione fiscale del 110%, con l’introduzione del Superbonus 90%. In particolare, dal 1° gennaio 2023 i lavori agevolati da questo bonus edilizio possono beneficiare nella maggior parte dei casi di una detrazione del 90% invece del 110%, come stabilito dal decreto Aiuti Quater. Un’altra importante novità riguarda lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura dal 17 febbraio 2023, ossia la possibilità di convertire la detrazione fiscale in un credito cedibile o in uno sconto applicato dal fornitore o dalla ditta esecutrice dei lavori. Questa misura vale anche per altri bonus casa, come l’Ecobonus, il bonus ristrutturazione e il bonus facciate. Per chi ancora può usufruire della cessione del credito, il Superbonus 2023 prevede l’aumento del numero di cessioni del credito da 4 a 5, ma solo per gli interventi iniziati prima del 17 febbraio 2023. Si tratta sempre di soggetti qualificati, come intermediari finanziari, banche o compagnie assicurative, tuttavia il quinto passaggio può avvenire solo da parte di una banca e non da altri soggetti. L’ultima novità interessa le imprese che effettuano lavori agevolati dal Superbonus, nel dettaglio le aziende che hanno problemi di liquidità. In questi casi è possibile accedere alla garanzia SACE, ovvero finanziamenti con garanzia pubblica a conto termine riservati alle imprese che detengono crediti fiscali da incassare, una misura finalizzata ad evitare il blocco del mercato edile nazionale. Ovviamente il governo sta lavorando su alcune proroghe, come lo slittamento dal 31 marzo al 30 giugno 2023 per le villette che hanno effettuato almeno il 30% dei lavori per usufruire della cessione del credito e del bonus 110%. Un altro punto in discussione è la proroga per la cessione del credito fino al 30 novembre 2023, in particolare per le spese sostenute nel 2022 e fino al 31 marzo 2023, misure attese con una serie di emendamenti al decreto Crediti dello scorso 16 febbraio.Superbonus 90: chi può ancora avere il 110%?
Con la riduzione della detrazione fiscale dal 110% al 90%, i nuovi lavori di efficienza energetica e miglioramento antisismico possono usufruire di un’aliquota più bassa rispetto al passato. Tuttavia, in alcuni casi è ancora possibile beneficiare della detrazione del 110%, ma solo rispettando determinati requisiti come previsto dalla Legge di Bilancio 2023. In particolare, la diminuzione dell’aliquota non si applica:- ai lavori per i quali è stata effettuata la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) entro il 25 novembre 2022, esclusi gli interventi nei condomini;
- ai lavori nei condomini approvati dalla delibera assembleare prima del 24 novembre 2022, purché la data sia comprovata dalla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà dall’amministratore di condominio;
- ai lavori di demolizione e ricostruzione per i quali è stata presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abitativo entro il 31 dicembre 2022;
- ai lavori su abitazioni unifamiliari fino al 31 marzo 2023, purché sia stato effettuato almeno il 30% dell’intervento entro il 30 settembre 2022;
- ai lavori realizzati da IACP e cooperative fino al 31 dicembre 2023, ma è necessario che l’intervento sia stato realizzato per almeno il 60% entro il 30 giugno 2023.
Come funziona il Bonus 90% 2023
Il nuovo Superbonus 90% funziona in modo analogo alla vecchia agevolazione, ad eccezione della possibilità di usufruire solo della detrazione fiscale e non della cessione del credito o dello sconto in fattura. Per i nuovi interventi edilizi, quindi, è necessario sostenere i costi dei lavori e recuperare la somma agevolata tramite la dichiarazione dei redditi, con ripartizione dell’importo in 4 quote annuali di pari valore. I soggetti che possono usufruire del Superbonus 90%:- condomini;
- persone fisiche;
- Istituti autonomi case popolari (IACP);
- cooperative;
- Onlus;
- associazioni e società sportive dilettantistiche.
Cosa comprende il Superbonus 90%
Il Superbonus 90% agevola gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti, sostenendo anche i lavori di adeguamento antisismico delle abitazioni per la riduzione del rischio sismico e il consolidamento statico degli immobili. Nello specifico, per ottenere l’agevolazione è necessario realizzare almeno un intervento trainante, al quale si possono aggiungere uno o più interventi trainati. Tra gli interventi principali del Superbonus 90% ci sono:- isolamento termico degli involucri;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
- interventi antisismici.
- interventi di efficientamento energetico;
- installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo;
- infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici;
- eliminazione delle barriere architettoniche.