Il salvagente in strada è una struttura di sicurezza poco conosciuta ma indispensabile per l’incolumità dei pedoni. La funzione di questo elemento viene studiata durante la preparazione all’esame di teoria per la patente, tuttavia anche i patentati esperti devono sapere di cosa si tratta e come comportarsi quando ci si trova davanti al salvagente stradale.
Commettere un’infrazione comporta una multa salata, quindi è meglio essere consapevoli delle regole da seguire in merito a questo sistema di sicurezza. Vediamo come funziona il salvagente stradale e qual è la sua utilità, tenendo conto di cosa dice la normativa che ne regola la presenza in strada, così da chiarire ogni dubbio.
Salvagente stradale: cos’è e a cosa serve
Il salvagente stradale è una parte della strada riservata alla sosta dei pedoni, la cui funzione principale è riparare le persone che si spostano a piedi dal traffico veicolare. Si tratta di una parte rialzata che serve a proteggere i pedoni, infatti viene sempre delimitata e protetta affinché sia facilmente riconoscibile e tuteli le persone che si trovano in questa zona.
Il salvagente stradale può essere posizionato in prossimità di attraversamenti pedonali, oppure in corrispondenza delle fermate dei mezzi del trasporto pubblico, come autobus e tram. Essendo più alto rispetto al livello della strada è simile per certi versi a un marciapiede, tuttavia è opportunamente segnalato da un’apposita colorazione e visibile anche di notte.
Un salvagente stradale permette ai pedoni di scendere e salire da un mezzo di trasporto pubblico in sicurezza, oppure fornisce riparo alle persone in procinto di attraversare la strada mentre attendono che il semaforo pedonale diventi verde. Spesso si trova al centro della carreggiata quando l’attraversamento pedonale è particolarmente esteso, per offrire protezione ai pedoni che non riescono a completare il tragitto in una sola volta.
La normativa che regola il salvagente stradale
La normativa di riferimento per il salvagente stradale è ovviamente il Codice della Strada, in particolare gli articoli 3, 143, 148 e 158 del CdS. Innanzitutto la sosta e la fermata sul salvagente non sono consentite ai veicoli, ad eccezione di situazioni di emergenza o di estrema urgenza, che devono comunque essere valutate da parte delle autorità preposte per capire se tale comportamento sia sanzionabile o meno.
In caso di fermata o sosta illegittima sul salvagente stradale è prevista infatti una multa che va da 85 a 338 euro per tutti i veicoli, esclusi i ciclomotori e i motocicli per i quali la sanzione amministrativa può variare da 40 a 164 euro. In base alla gravità dell’infrazione si possono anche perdere dei punti patente, con la decurtazione fino a 2 punti dall’abilitazione di guida per i trasgressori.
Le regole sul sorpasso con il salvagente stradale
La presenza del salvagente in strada richiede particolare attenzione nei sorpassi, nello specifico nel superamento dei mezzi pubblici in sosta per la discesa e l’ingresso dei passeggeri. Quando i veicoli del trasporto pubblico sono fermi in mezzo alla carreggiata, ma non è presente un salvagente stradale, il sorpasso a destra è sempre vietato.
In alcune circostanze è possibile sorpassare a destra, purché sia presente il salvagente e la manovra non comporti un pericolo per l’incolumità dei pedoniinoltre la manovra non deve essere vietata da apposita segnaletica stradale e bisogna sempre rimanere all’interno della propria carreggiata rispettando il senso di marcia.
In presenza delle condizioni idonee è dunque possibile superare il mezzo pubblico in sosta, passando sia a destra che a sinistra del salvagente stradale, a meno che un segnale stradale non vieti tale operazione. Si tratta del classico caso del tram fermo al centro della carreggiata per far scendere e salire i passeggeri, con i veicoli che possono sorpassare il mezzo in entrambe le direzioni rispettando le regole del Codice della Strada.
Come riconoscere un salvagente stradale
Il salvagente stradale è facilmente riconoscibile, infatti è un piccolo marciapiede rialzato delimitato da una colorazione gialla e nera del perimetro. Spesso viene anche dotato di una segnaletica gialla verticale, realizzata in materiale riflettente affinché il salvagente sia visibile anche di notte e in assenza di illuminazione stradale.
In alcuni casi il salvagente stradale è segnalato anche da appositi dispositivi luminosi, ad esempio delle colonnine o una luce gialla fissa. Possono anche essere presenti dei cartelli che regolano il transito dei veicoli, indicando la direzione consentita per oltrepassare il salvagente in modo corretto e in completa sicurezza per i pedoni e i viaggiatori.
Salvagente e patente: gli errori da evitare all’esame di teoria
Il salvagente stradale è spesso un elemento inserito nei quesiti per l’esame di teoria della patente, infatti viene studiato nei corsi delle autoscuole di preparazione alla prova scritta che permette di ottenere il foglio rosa. Molte volte mette in difficoltà i candidati, soprattutto in merito alla sua definizione e alle norme relative al sorpasso.
Nel dettaglio, non bisogna confondere il salvagente stradale con altre strutture come le isole di traffico o gli spartitraffico, infatti la sua funzione non è vietare il passaggio dei veicoli nelle aree contrassegnate, né dividere i sensi di marcia, semmai il salvagente serve per garantire la sicurezza dei pedoni durante la sosta o la fermata in una zona specifica della carreggiata.
Ugualmente, il salvagente non altera le norme che regolano i sorpassi e la precedenza, fatta eccezione dei casi particolari che abbiamo visto previsti dal Codice della Strada. Anche il sorpasso di autobus e filobus non sempre è consentito durante la discesa e salita dei passeggeri, ma solo nelle casistiche definite dalle norme stradali del CdS.
Bisogna anche ricordare che in caso di incidente con torto in corrispondenza del salvagente non solo si rischia una multa, ma l’assicurazione non copre i danni riportati al proprio veicolo. Con l’assicurazione auto di quixa è possibile aggiungere la garanzia accessoria Collisione, una protezione addizionale alla polizza RCA che permette di essere risarciti dei danni alla propria auto in un incidente con una vettura targata di propria responsabilità.