Quando si acquista una moto è necessario effettuare il passaggio di proprietà, una procedura indispensabile per regolare il cambio di titolarità del mezzo. Si tratta di un’operazione abbastanza semplice, tuttavia bisogna effettuarla in modo corretto per evitare errori e sanzioni.
In particolare, è essenziale rispettare le indicazioni delle normative di legge, in merito ai documenti da presentare e alle procedure da seguire. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul passaggio di proprietà della moto, per capire come realizzare questa pratica burocratica in modo ottimale.
Atto e passaggio moto: come funzionano
Le leggi italiane obbligano a trascrivere il passaggio di proprietà della moto entro 60 giorni, tenendo conto della data di firma dell’atto di vendita. La procedura prevede una serie di adempimenti burocratici, tra cui l’aggiornamento del Documento Unico di Circolazione (DU).
Si tratta del certificato digitale unificato di circolazione e di proprietà del veicolo, il quale deve essere rilasciato con i dati del nuovo proprietario ogni volta che si compra una moto usata o nuova. Questa operazione è obbligatoria, altrimenti si rischiano pesanti sanzioni amministrative e la confisca del mezzo.
Il procedimento può essere eseguito presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), rivolgendosi agli uffici territoriali del Pra o della Motorizzazione Civile. In alternativa, è possibile affidarsi alle agenzie di pratiche auto, un’opzione più semplice e pratica la quale richiede però un costo più elevato.
Documenti passaggio proprietà moto
Per effettuare il passaggio sono necessari alcuni documenti, tra cui l’atto di vendita con la firma autenticata, il certificato di proprietà e la carta di circolazione. Dal 2020 è in vigore il nuovo documento unico, perciò in occasione dell’acquisto di motoveicoli usati i vecchi certificati verranno distrutti.
Ad eccezione delle moto d’interesse storico, per le quali è possibile conservare i documenti cartacei, negli altri casi vengono ritirati la carta di circolazione e il certificato di proprietà. Dopodiché, viene rilasciato il DU in formato digitale, con un buon risparmio sui costi per chi deve realizzare il trasferimento di proprietà, la demolizione o l’esportazione all’estero.
Oltre ai documenti per il passaggio di proprietà della moto in versione cartacea, per eseguire l’operazione bisogna avere con sé una fotocopia di un documento di riconoscimento valido. Inoltre, bisogna presentare il modulo TT2119, scaricabile in formato PDF dal Portale dell’Automobilista, oppure disponibile presso gli STA dell’Aci e della Motorizzazione Civile.
L’atto di vendita deve essere autentificato in un ufficio del Pubblico Registro Automobilistico (PRA), oppure in un’agenzia di pratiche auto autorizzata. Ovviamente, per finalizzare il trasferimento di proprietà servono i documenti sia del venditore che dell’acquirente, mentre per le società è indispensabile avere anche la visura camerale.
Come fare il passaggio di proprietà della moto
Una volta in possesso di tutti i documenti è possibile realizzare il passaggio di proprietà della moto o dello scooter. Per farlo bisogna rivolgersi entro 60 giorni dalla firma dell’atto di vendita a uno Sportello Telematico dell’Automobilista, agli uffici provinciali del Pubblico Registro Automobilistico oppure alla Motorizzazione Civile.
Acquirente e venditore devono recarsi insieme presso l’ufficio preposto, al fine di autenticare le firme e procedere con l’aggiornamento dei documenti della moto. Un’operazione preliminare importante è il controllo di eventuali ipoteche e fermi amministrativi, per evitare brutte sorprese prima di ufficializzare il trasferimento di proprietà del mezzo.
Passaggio proprietà moto: quanto costa?
Per chi possiede il certificato di proprietà della moto o dello scooter, in versione cartacea o digitale, il costo del passaggio di proprietà prevede 27 euro per gli emolumenti Aci, 16 euro per l’aggiornamento della carta di circolazione, 10,20 euro per i diritti DT e 32 euro per l’imposta di bollo.
Se non si dispone del certificato di proprietà, ma si presenta il modulo NP3C, bisogna considerare un’imposta di bollo di 48 euro. Inoltre, è previsto il pagamento dell’imposta provinciale di trascrizione, il cui importo viene calcolato in base alle tariffe della zona di residenza e al tipo di motoveicolo.
Facendo tutto da soli è possibile risparmiare, infatti in media il costo del trasferimento di proprietà di una moto è di circa 100 euro. Presso un’agenzia di pratiche auto l’operazione è più cara, infatti è necessario tenere conto di una spesa intorno a 150-200 euro, tuttavia la procedura è più semplice e veloce.
Dove si paga il passaggio di proprietà della moto
Le modalità di pagamento dipendono dal tipo di procedura adottata. Recandosi presso gli STA della Motorizzazione Civile o del Pra è necessario effettuare il versamento prima, rivolgendosi a un ufficio postale e utilizzando gli appositi bollettini precompilati, ricordandosi di conservare le ricevute poiché vanno presentate alla Motorizzazione.
Chi sceglie di fare il passaggio di proprietà della moto con un’agenzia di pratiche auto, oppure attraverso una delegazione convenzionata con l’Aci, può pagare direttamente presso lo sportello in contanti o carta di debito. Di norma, non sono accettate le carte di credito, quindi è indispensabile avere con sé una carta bancomat.
Documenti per passaggio di proprietà moto 50 cc
Per i ciclomotori è prevista una procedura diversa per il passaggio di proprietà. In questa categoria rientrano i mezzi con motore fino a 50 cc di cilindrata, oppure con una potenza non superiore a 4 kW se elettrici, in grado di raggiungere una velocità massima fino a 45 Km/h, i quali possono essere guidati a partire da 14 anni d’età.
Rispetto a motoveicoli e scooter, infatti, i ciclomotori 50 cc non sono iscritti al Pubblico Registro Automobilistico, perciò non è possibile realizzare l’aggiornamento del certificato di proprietà. Per il trasferimento di titolare il venditore e l’acquirente devono recarsi presso un’agenzia di pratiche auto, oppure negli uffici territoriali della Motorizzazione Civile.
Il venditore deve avere con sé il certificato di circolazione del ciclomotore 50 cc, mentre l’acquirente deve presentare il modulo TT2118 scaricabile dal Portale dell’Automobilista, per realizzare la sospensione del ciclomotore per successivo passaggio di proprietà. Entrambi devono avere una copia di un documento di riconoscimento valido e del codice fiscale.
Dopodiché, le vecchie targhe rimangono di proprietà del venditore, infatti per i ciclomotori la targa non resta sul mezzo ma è personale, quindi l’acquirente deve presentare domanda per il rilascio di una nuova targa. In questo caso, il costo del passaggio è di circa 60 euro alla Motorizzazione Civile, altrimenti in un’agenzia di pratiche auto bisogna considerare delle commissioni aggiuntive per il servizio.