Come recuperare la targa originale di un’auto d’epoca

Si può recuperare la targa originale per la propria auto d'epoca? Scopri le casistiche e le procedure da seguire con gli esperti quixa

In Italia siamo da sempre dei grandi appassionati di moto e auto d’epoca, con migliaia di amanti delle vetture iconiche della storia dell’automobilismo d’altri tempi. Tuttavia, il valore del veicolo è spesso strettamente legato ai componenti originali, in special modo alla presenza della targa ufficiale.

Il recupero della targa originale è un’operazione in alcuni casi piuttosto complessa, ad ogni modo è indispensabile per garantire il massimo valore economico e simbolico per collezionisti e semplici appassionati. Ecco quali sono le procedure da seguire, le varie casistiche e le norme previste dalle leggi italiane.

Targhe originali auto d’epoca: le novità 2021

Con la Legge di Bilancio 2021 sono state introdotte importanti novità, in merito alla possibilità di recuperare le targhe originali delle auto d’epoca e storiche. Si tratta di un intervento normativo molto importante, in quanto permette di salvaguardia il patrimonio culturale legato alla storia motoristica italiana e internazionale.

In particolare, oggi è possibile ritargare l’auto con la targa originale, grazie al decadimento per alcuni casi specifici del divieto di replicare le targhe, ad esempio dopo la radiazione del veicolo dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Questa novità è di grande interesse per i possessori di vetture d’epoca e storiche, soprattutto per tutte le persone che per vari motivi hanno cambiato la targa originale del loro mezzo.

La sostituzione della targa, infatti, non è un’operazione apprezzata nel mondo del collezionismo, infatti provoca un forte deprezzamento del valore del veicolo sul mercato. Per questo motivo i titolari di auto d’epoca e storiche, oltre alle associazioni di categoria, chiedevano da tempo una modifica delle normative per recuperare le preziosi targhe originali.

Finalmente, dunque, è possibile richiedere la targa ufficiale della vettura, oltre al recupero dei documenti originali del veicolo con la stessa grafica dell’epoca. La disposizione arriva dopo la concessione della possibilità di conservazione del libretto, il quale per le auto storiche e d’epoca non viene distrutto come succede per le altre macchine, ma abbinato al nuovo Documento unico di circolazione e proprietà (DUC).

Quando si può recuperare la targa originale di vetture d’epoca e storiche?

Secondo quanto previsto dalla nuova normativa (DL 178/2020 articolo n. 696), possono richiedere la targa originale i proprietari di vetture d’epoca e storiche radiate dal PRA, ma precedentemente iscritte all’interno del Pubblico Registro Automobilistico. La cancellazione può essere avvenuta per diverse ragioni, ad esempio su volontà del titolare del veicolo, oppure attraverso un intervento di radiazione d’ufficio.

Il reintegro della targa ufficiale è concesso a chi vuole reimmatricolare l’auto, ad esempio dopo l’acquisto di un veicolo radiato da PRA dal precedente proprietario. Sono escluse le vetture demolite, secondo quanto previsto dalle norme sulle agevolazioni per la rottamazione, mentre possono usufruire di questa soluzione anche i titolari di moto d’epoca e storiche in presenza degli stessi requisiti.

Ciò vale anche per quei veicoli che sono stati già ritargati nuovamente, per i quali oggi è possibile procedere con il recupero della targa originale anche se la vettura è dotata di una nuova targa. Per ottenere l’autorizzazione è necessario anche essere in regola con i pagamenti delle imposte legate alla vettura, perciò non bisogna avere nessuna pendenza aperta in merito alle tasse automobilistiche.

Auto d’epoca: come fare per richiedere la targa originale?

Chi possiede un’auto di interesse storico può richiedere la targa originale, conforme al periodo della prima immatricolazione della vettura, purché non sia stata già assegnata ad un altro veicolo. La nuova placca può avere la stessa grafica dell’epoca, oppure presentare uno stile diverso ma sempre in linea con i canoni estetici automobilistici del momento di costruzione, registrazione e messa su strada.

Per beneficiare di questa possibilità è necessario avere il certificato di rilevanza storica, l’attestato di originalità rilasciato dall’ASI (Automotoclub Storico Italiano), oppure da un ente federato come:

  • Registro Storico FMI (Federazione Motociclistica Italiana);
  • Registro Storico Lancia;
  • Registro Fiat Italiano;
  • Registro Italiano Alfa Romeo (RIAR).

Inoltre è necessario possedere un documento che certifichi la proprietà del veicolo storico o d’epoca, bisogna aver pagato tutti i bolli auto precedenti e versare un apposito contributo. Per la procedura precisa è atteso il decreto previsto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale dovrà chiarire modalità e costi per realizzare l’operazione.

Ad ogni modo sarà necessario rivolgersi alla Motorizzazione Civile, secondo quanto indicato dall’aggiornamento dell’articolo 60 del Codice della Strada avvenuto con la Legge Finanziaria 2021. L’emissione riguarderà sia la targa originale, con sigla alfanumerica identica o simile in base alla disponibilità, sia il libretto di circolazione in base al documento registrato con la prima immatricolazione al PRA.

Come funziona il restauro della targa originale delle auto d’epoca

Se non si possiede più la targa del veicolo storico o d’epoca è possibile richiedere l’originale alla Motorizzazione, tuttavia chi invece ha la targa ma è rovinata può rivolgersi a un’impresa specializzata per il recupero del supporto. Il restauro della targa d’epoca è un’operazione complessa, infatti richiede competenze ed esperienza, perciò è indispensabile affidarsi a un professionista altamente qualificato.

Al giorno d’oggi è possibile trovare diverse aziende che si occupano della ristrutturazione delle targhe dei veicoli d’interesse storico, in grado di recuperare targhe in ferro, in alluminio e in plastica. Inoltre si possono richiedere anche repliche di targhe USA originali, europee e italiane, utilizzabili però appena in luoghi privati e non su strade pubbliche.

Naturalmente è possibile procedere anche da soli, sebbene sia sconsigliato se non si possiedono conoscenze tecniche adeguate, altrimenti si rischia di rovinare irrimediabilmente la targa del veicolo. In caso di furto, invece, è necessario sporgere denuncia alle autorità, quindi dopo 15 giorni è possibile richiedere le nuove targhe e reimmatricolare la vettura al PRA.

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