Le gomme della macchina
senza camera d’aria rappresentano l’ultima evoluzione degli pneumatici, un’innovazione tecnologica che mira a limitare il rischio di forature. Si tratta di prodotti ancora in
fase sperimentale, tuttavia quasi tutti i grandi produttori stanno sviluppando modelli di pneumatici più efficienti, sicuri e sostenibili.
Da Goodyear a Michelin, fino a Bridgestone, questa soluzione permette di ottenere benefici importanti, proponendosi come una delle tecnologie più
disruptive nel settore delle gomme per auto. Vediamo
come funzionano gli pneumatici senza camera d’aria, quali sono i progetti più interessanti e i vantaggi di questi nuovi prodotti all’avanguardia.
Che cos’è lo pneumatico senza camera d’aria
Lo pneumatico classico delle auto è composto dalla
carcassa, dal
battistrada e dalla
camera d’aria. I primi due elementi si trovano all’esterno e formano la struttura della gomma, mentre la camera d’aria all’interno garantisce un adeguato supporto dello pneumatico, ottimizzando il comfort e l’efficienza di guida.
Negli
pneumatici airless, ovvero privi di camera d’aria, la gomma è costituita solodagli elementi esterni, quindi dal battistrada e alla carcassa. Ciò è possibile grazie a una
struttura rinforzata rispetto a quella di uno pneumatico tradizionale, con l’integrazione di parti metalliche insieme a quelle in gomma per garantire una corretta rigidità strutturale.
In particolare, la zona dello penumatico a contatto con il cerchione viene realizzata in genere in
acciaio, per proteggere la gomma dalle perdite d’aria e garantire che supporti in modo ottimale il rotolamento. La carcassa invece viene di norma rinforzata con dei
filamenti di nylon, un materiale molto resistente che permette alla gomma di sostenere la pressione esercitata dal veicolo.
Come funziona lo pneumatico che non ha la camera d’aria
Uno pneumatico privo di camera d’aria funziona in modo analogo a una normale
gomma per auto, ad eccezione dell’assenza della camera d’aria interna. La carcassa è realizzata con numerose
lamelle in gomma rinforzata, con due strati di supporto: uno attaccato al cerchione della ruota e l’altro a contatto con l’asfalto.
Le caratteristiche di questi pneumatici consentono di
affrontare qualsiasi tipo di terreno, anche quelli più accidentati, senza particolari problemi o rischi di foratura o deformazioni. Le prestazioni dei modelli sperimentali, inoltre, sono del tutto simili a quelle delle gomme convenzionali, rendendo questa nuova tecnologia davvero interessante e promettente.
I progetti di gomme per auto privi di camera d’aria
Uno dei progetti più avanzati di pneumatico airless è
Michelin Uptis, pneumatico di nuova concezione che dovrebbe essere commercializzato intorno al 2024. Si tratta di un prodotto dal design originale, caratterizzato da un battistrada classico e una struttura interna formata da
lamelle in fibra di vetro rinforzate.
La
nuova mescola permette di risolvere il problema dell’assenza della camera d’aria, sostituendo la pressione offerta dall’aria compressa all’interno delle gomme convenzionali. Lo pneumatico Uptis di Michelin può anche essere riciclato, con la possibilità di
rigenerare la gomma fino a 6 volte prima di smaltirla per assicurare la massima sostenibilità ambientale.
Anche
Goodyear ha sviluppato nuovi pneumatici senza camera d’aria, destinati per il momento ai veicoli a guida autonoma in fase di test negli Stati Uniti. Il prodotto si chiama
NPT, ed è uno pneumatico progettato appositamente per i robot usati per le consegne autonome, garantendo una manutenzione minima e una lunga durata.
Un progetto analogo è quello di
Bridgestone, con l’azienda giapponese che sta lavorando allo sviluppo di uno pneumatico airless di ultima generazione. Il modello
Air Free di Bridgestone continua ad avanzare, con applicazioni che potrebbero andare dalle
bici elettriche ai veicoli spaziali, contesti in cui è essenziale evitare le forature e usufruire della massima resistenza ad ogni tipo di terreno.
I vantaggi degli pneumatici senza camera d’aria
Il punto di forza principale delle gomme senza camera d’aria è innanzitutto l’
assenza del rischio di foratura, con la possibilità di passare sopra un chiodo o un oggetto appuntito senza forare la gomma ed essere costretti a cambiarla. Questo aspetto garantisce uno pneumatico che richiede
pochissima manutenzione, riducendo i costi per le imprese e gli automobilisti.
Le gomme senza camera d’aria offrono anche
elevati standard di sicurezza stradale, in quanto possono affrontare vari tipi di terreno senza problemi o rischi, assicurando un’aderenza ottimale anche in condizioni complesse della superficie. Inoltre si tratta di
pneumatici durevoli, meno soggetti all’usura e alle deformazioni, in grado di fornire una durata chilometrica superiore.
Queste caratteristiche rendono gli pneumatici airless
più ecologici e sostenibili, evitando che le gomme vengano buttate via dopo una foratura o un piccolo danneggiamento, come invece avviene per gli pneumatici tradizionali. Allo stesso tempo, si possono produrre anche attraverso processi innovativi come la
stampa 3D, un processo semplice e accessibile che riduce i costi di produzione e il prezzo finale del prodotto.
Alcuni modelli di pneumatico airless sono realizzati con il 70% di
materiali riciclati, tuttavia aziende come Goodyear stanno cercando di arrivare al 100%, per una soluzione completamente ecosostenibile. Anche la connettività potrebbe rendere questi prodotti più smart e tecnologici, utilizzando appositi sensori per ottimizzare la guida e
ridurre consumi ed emissioni.
Gli pneumatici airless nel settore aziendale
Oltre alle
auto elettriche, ai veicoli a guida autonoma e ai robot per le consegne, gli pneumatici senza camera d’aria sono rivolti anche alle aziende. I
mezzi pesanti, infatti, comportano spese elevate per la manutenzione dei veicoli, costi che incidono in modo considerevole sulle imprese e richiedono spese elevate per gestire le flotte di mezzi da lavoro.
Con gli pneumatici airless le aziende possono beneficiare di
gomme che non richiedono manutenzione, ottenendo un risparmio importante per la sostenibilità del business. Inoltre, questi pneumatici
riducono il rischio del fermo macchina, contribuendo ad ottimizzare la produttività grazie a prestazioni ottimali in ogni condizione operativa.
Un esempio concreto è il modello
Michelin X Tweel XXL, un sistema integrato ruota/pneumatico progettato per i piccoli cantieri e la movimentazione agricola e industriale. Lo pneumatico privo di camera d’aria potrebbe rappresentare il
futuro delle gomme per veicoli, un’innovazione che nei prossimi anni potrebbe arrivare sul mercato e cambiare completamente la concezione convenzionale degli pneumatici.