Ricevere una multa da un rilevatore autovelox illegale permette in alcuni casi di fare ricorso, nel tentativo di richiedere l’annullamento della contravvenzione. Naturalmente non sempre questa opzione è possibile, ma è necessario valutare una serie di aspetti, secondo quanto previsto dal Codice della Strada e dalle norme del Codice Civile.
Per essere legittima la violazione deve essere ottenuta secondo quanto indicato dalla legge, perciò prima di pagare una multa per eccesso di velocità è importante sapere se esistono gli estremi per il ricorso. Ecco quando l’infrazione segnalata dall’autovelox è illegale ed è possibile contestare la sanzione amministrativa.
Dispositivo autovelox: quando è legittimo?
I rilevatori di velocità per auto sono soggetti a una serie di normative, per garantire la massima trasparenza nei confronti degli automobilisti. Innanzitutto gli autovelox devono essere revisionati periodicamente, un obbligo sancito anche dalla Corte Costituzionale, altrimenti le multe erogate con tali dispositivi non sono valide e possono essere annullate.
La revisione interessa appena gli autovelox fissi, ovvero i sistemi installati nelle strade extraurbane e nelle autostrade che non vengono spostati. Al contrario, questo obbligo non è applicato ai rilevatori portatili utilizzati dagli agenti della Polizia stradale, adoperati nelle postazioni mobili per il controllo della velocità dei veicoli.
L’autovelox, inoltre, deve essere in regola con alcuni requisiti tecnici e operativi, in caso contrario le multe erogate possono essere contestate. Il primo aspetto riguarda l’omologazione del dispositivo di misurazione della velocità, il quale deve essere certificato e autorizzato dal Ministero Dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Ecco quali sono gli altri criteri che rendono legittimo l’autovelox:
- la presenza del dispositivo autovelox deve essere indicata con una segnalazione adeguata, tramite appositi cartelli stradali e sistemi luminosi;
- la distanza tra un rilevatore e l’altro non può essere inferiore a 1 Km, né può superare i 4 Km;
- tra un dispositivo e l’altro non devono essere ostacoli o intersezioni;
- nel tratto coperto dall’autovelox devono essere indicati in modo chiaro i limiti di velocità da rispettare;
- gli autovelox possono essere installati appena sulle strade extraurbane;
- sulle strade urbane l’autovelox può essere installato solo nei tratti ad alto scorrimento, in cui non è possibile operare in altre modalità e con l’autorizzazione del prefetto;
- il verbale deve essere elaborato con la presenza di un agente responsabile dell’accertamento.
Quando fare ricorso per rilevatore autovelox illegittimo
Le casistiche che rendono illegale il rilevamento dell’autovelox sono davvero numerose, ad ogni modo riguardano tutte le violazioni ai criteri appena indicati. Vediamo nel dettaglio alcune situazioni in cui conviene presentare ricorso per la cancellazione della multa.
Autovelox non leggibile
Le postazioni autovelox devono sempre essere segnalate in modo leggibile e chiaro, affinché gli automobilisti sappiano che quel tratto è monitorato da un sistema di rilevamento della velocità. Tuttavia, secondo la sentenza 23599/2017 della Cassazione, bisogna dimostrare che il dispositivo non è effettivamente avvistabile fornendo delle prove.
Taratura dei dispositivi autovelox
Un caso di rilevamento autovelox illegittimo è quello della mancata taratura dello strumento, un’operazione periodica da effettuare almeno una volta l’anno. L’obbligo è stato confermato dalla sentenza 113/2015 della Corte Costituzionale, mentre la sentenza 213/2018 del Tribunale di Ancona ha indicato la necessità di una taratura presso enti autorizzati da Accredia, altrimenti la multa può essere contestata e annullata.
Privacy con autovelox e tutor
Le norme sulla privacy sono molto rigide, infatti prevedono la registrazione appena delle immagini che provano la violazione, da conservare soltanto per il tempo necessario all’accertamento dell’infrazione. La legge indica come le foto non vadano inserite nel verbale, ma rese disponibili qualora l’automobilista le richieda, con l’oscuramento di tutti gli altri soggetti presenti all’interno dell’immagine.
Autovelox su strada urbana non legittima
Gli autovelox possono essere montati nelle strade extraurbane, mentre sui tratti urbani solo in presenza di specifici requisiti. La sentenza 5532/2017 della Cassazione ha sancito che è possibile richiedere al giudice la conferma della decisione del Comune, verificando se la strada urbana sulla quale è stato posizionato l’autovelox è in regola con quanto stabilito dalla legge.
Distanza minima di segnalazione dell’autovelox
L’ultimo aggiornamento del 2017, sulla gestione e l’uso degli autovelox (direttiva Minniti), ha chiarito le modalità di segnalazione di questi dispositivi. La presenza del sistema di rilevamento della velocità deve essere avvisata 250 metri prima, oppure 150 metri sulle strade extraurbane secondarie, con l’applicazione di cartelli permanenti rispondenti alla reale presenza e funzionamento dell’autovelox.
Si possono usare in auto i sistemi anti-autovelox?
Per evitare di incorrere nelle sanzioni, in particolare quelle realizzate dagli autovelox illegali per le quali bisogna fare ricorso e sperare nell’annullamento della multa, molti automobilisti si sono dotati di dispositivi anti-autovelox. Si tratta di apparecchi che segnalano la presenza dei rilevatori di velocità attraverso un segnale acustico, evitando distrazioni che possono causare una multa salata.
Oggi questa funzionalità è presente in tutti i principali navigatori GPS per auto, altrimenti esistono appositi apparecchi che svolgono questo compito. La differenza è sostanziale, in quanto app come Google Maps usano le segnalazioni ufficiali delle Forze dell’Ordine e dei conducenti stessi, mentre i sistemi anti-autovelox sono più precisi e possono avvisare anche sulle postazioni mobili.
I rilevatori anti-autovelox sono illegali?
Secondo la Cassazione dipende dal tipo di dispositivo, infatti i sistemi anti-autovelox legali sono appena gli apparecchi che segnalano la presenza degli autovelox fissi. Questa deve essere l’unica informazione fornita, al contrario non devono indicare se i dispositivi sono in funzione o meno, né individuare la presenza di postazioni mobili per il controllo della velocità dei veicoli.
Tutti gli altri strumenti sono considerati illegali dalle norme italiane, in quanto non solo identificano la presenza degli autovelox, ma indicano anche se stanno funzionando, oppure dove si trovano gli agenti dotati di rilevatore laser portatile. In caso di fermo da parte delle Forze dell’Ordine si rischia la confisca del dispositivo, oltre a una multa salta fino a 3.212 euro.